Il segreto per fare il vino spumante è sapere quali reazioni chimiche avvengono durante il processo di vinificazione.
Il processo di reazione di fermentazione produce anidride carbonica come sottoprodotto naturale.
La fermentazione si verifica quando il lievito si combina con lo zucchero per creare alcol e sviluppare la carbonatazione sfruttando l’anidride carbonica naturale che si accumula.
Fare spumante significa catturare CO2.
Esistono due metodi per riportare la CO2 nel vino:
Il Metodo Charmat
Il Metodo Champenois
Il metodo Charmat, utilizzato per produrre il Prosecco in Italia, prevede la fermentazione del vino in un serbatoio pressurizzato. La CO2 è intrappolata e forzata naturalmente nel vino dall’intenso accumulo di pressione. Una linea di imbottigliamento isobarica imbottiglia poi il vino. (Isobarico significa che può resistere all’imbottigliamento sotto pressione.)
L’altro metodo è chiamato metodo Champenois, dalla Francia, che forza la carbonatazione di CO2 nel vino direttamente all’interno di una bottiglia. È un sistema più complesso e dispendioso in termini di tempo rispetto a farlo in un serbatoio d’acciaio.
Questo metodo imbottiglia il vino in anticipo per intrappolare la CO2 all’interno della bottiglia durante il processo di fermentazione dello zucchero residuo. La bottiglia altamente pressurizzata deve essere di vetro spesso abbastanza forte da resistere al massiccio accumulo di pressione di CO2.
La bottiglia viene congelata capovolta, quindi il collo della bottiglia, che contiene i residui di lievito della fermentazione, si congela prima dell’apertura per rimuovere il “tappo di ghiaccio” e i residui di lievito. La bottiglia viene rabboccata con lo spumante finito e ritappata.
Ed è così che facciamo lo spumante.